Il Cavo



Sembra un mattoncino Lego, ma è un lettore...


Quasi ognuno di noi ha un lettore MP3. Questo oggetto ha fatto per la musica nel giro di pochi anni – e ora cominciamo a vedere i veri risultati – più di quanto abbiano fatto walkman e lettore CD messi assieme. Sì, perché i primi due supporti musicali avevano ancora un modo antico di far fruire il suono: permettevano a loro volta ad altri supporti di essere suonati tramite il tasto “Play”, presentavano un numero determinato e inamovibile di brani. Praticamente si aveva solo il diritto di ascoltare. Inoltre, se le cuffiette dei walkman erano all’epoca una cosa enorme (ascoltare mentre si cammina!), rispetto ai moderni auricolari peccavano di rigidità – quante cuffiette rotte e/o riparate col nastro adesivo! -
Il lettore, Ipod o non, è stata una vera rivoluzione: ci si può mettere dentro quello che si vuole, compreso l’audio e il video delle riunioni condominiali. Siamo noi a scegliere. Quello che però risulta ancora più affascinante è il cavo dell’auricolare. Ora, questo lo si può portare in diversi modi, come una sciarpa: c’è quello che passa intorno al collo e sale su per le orecchie in stile call center, quello appeso al lettore che a sua volta è appeso al collo, quello attaccato al cellulare –che è il più elegante, perché è corto e non si impiccia-. Quando si è sull’autobus, si può notare come il cavo viene attaccato lungo il vestito, nascosto sotto la camicia tipo guardia del corpo, fatto sbucare dalla borsa, e come l’arrotolare/srotolare il detto cavo faccia ormai parte dei Nuovi Gesti per il 21° secolo. Si può stabilire il carattere di una persona da come si comporta con il suo auricolare:
Cavo arrotolato stretto intorno al lettore: desiderio di protezione.
Cavo lasciato pendulo: ostentazione e indifferenza.
Cavo per metà nella borsa: nascondere le proprie emozioni
Molte persone, quando scendono alla loro fermata utilizzano l lettore come uno yo-yo, facendo ruotare stretto il cavo intorno alla base, per poi srotolarlo ritmicamente. tipo lazo quando salgono sul vagone della metropolitana. E’ possibile far innervosire tantissimo l’interlocutore rimettendo a posto il cavo mentre lo si guarda fisso negli occhi. Anche stappare prima un orecchio e poi l’altro con studiata indifferenza, per poi cercare il tasto “Stop” può contribuire a mettere il proprio nemico in difficoltà (e le notine che provengono smorzate dall’auricolare ne accresceranno l’intima angoscia). Il peggiore è comunque quello che inciampa nel proprio auricolare mentre cerca il biglietto da far vedere ai controllori. Mentre rovina verso il terreno, c’è chi si china per cercare di capire cosa cavolo sta ascoltando: l’ultimo segreto.

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