MAS que nada


Il reparto profumi di MAS

sesta, ottava, terza, decima...
Non trovo la quinta misura, e in questo mare di mutande del reparto biancheria del mio magazzino preferito si rischia la paralisi dell'occhio. All'entrata non v'e il caratteristico spiazzo centrale tipico di tutti i grandi magazzini, dove il cliente può sostare un attimo prima di dirigersi risoluto verso il settore che lo interessa: qui ci si immerge subito in un mare di maglie e magliette, costumi in fondo a destra, scarpe a lato. La merce è impilata in modo ordinato ma eccessivo, senza quegli spazi fra un capo e l'altro merceologicamente studiati per far "riflettere" il compratore. Qui non si vendono "stili di vita", con gli abiti dotati di differenti etichette a seconda delle linee d'abbigliamento. Qui vedi invece camicie e magliette provenienti da un passato che pensavi di esserti lasciato alle spalle, più avanzi di avanzi di fondi glitterati di magazzino e i temibili golf acrilici lunghi fino alle ginocchia. A volte ritornano: il reparto biancheria è la cosa più vicina al delirio e più lontana dalle catene di "intimo" che infestano le vie commerciali. Le mutande di cotone a costine (che a Roma chiamano 'e mutanne a cannolè) convivono pacificamente con pozzi di San Patrizio pieni di infinite varianti di tanga e perizoma assai peccaminosi, più una nutrita rappresentanza di slip cinesi fluorescenti. Si tira su da queste ceste enormi un affarino attraversato da un cordino elasticizzato e ci si chiede chi mai possa indossare quella roba: nane vivaci? Bambole voodoo? Reggiseni che riducono il volume delle tette (sesta misura e oltre) stanno accanto a push-up ricamati a foglie d'oro (seconda misura) e boxeroni a fiorellini. Qui viene eliminato l'elemento ormai più importante nella vendita: il "sogno". Quello per cui gigantografe di esseri felici indossanti i vari capi di vestiario sono appese sopra le rastrelliere , e tu vai a comprare il sogno a cui questi sono collegati. Da MAS esiste solo La Merce per se, e i clienti "capano" - o scelgono- quello che serve a loro. Questa esposizione può sgomentare chi è abituato a comprare secondo le regole della buona creanza commerciale, ma dà un certo entusiasmo vedere tutto quel ciarpame squadernato davanti ai tuoi occhi. Allora tutto si rovescia: e se il suddetto ciarpame fosse quello reclamizzato a oltranza dai media? E se fosse proprio QUESTA invece la perfetta rappresentazione del mondo, dove occorre tuffarsi e ravanare in fondo a un cesto per trovare la quinta misura di una mutanda?
L'ho trovata.

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