Cantami o Muse

Il gruppo più ECLETTICO, INNOVATIVO e...CORAGGIOSO della MUSICA INGLESE! THE MUUUUUUUUUUUUUUUSE !!!!

Gira da circa una settimana in Rete quella che ormai è stata chiamata "La beffa dei Muse". In breve - per chi non vuole cliccare altrove - : la trasmissione domenicale su RaiDue Quelli che il calcio ha come ospiti d'onore il gruppo inglese dei Muse.
Viene loro richiesto di suonare il singolo Uprising dal loro ultimo album The Resistance non dal vivo, ma in playback totale. I Muse si vendicano e durante la finta esecuzione del brano si scambiano i posti: Il frontman e chitarrista, Matt Bellamy, va alla batteria e si scatena in un'interpretazione da "manuale del perfetto finto batterista". Il batterista Dominic Howard da canto suo prende il posto di Matt in Ray-Ban da rockstar e il bassista Christopher Wholstenholme sta alle tastiere - anche lui con Ray-Ban e cipiglio - ma non fa un granchè.

La "rappresentazione dell' esecuzione di un brano" ha radici antiche: senza scomodare le orchestrine di piccoli automi musicisti che impazzavano nelle corti del del 18° secolo,
ricordiamo lo storico video di Robert Palmer Addicted To Love del 1985 dove il cantante inglese era accompagnato da un gruppo di fintissime "suonatrici" femminili uguali fra loro come, appunto, automi meccanici.
I Muse hanno dunque replicato all'obbligo di suonare in playback totale con una finta rappresentazione volutamente caricaturale - Matt Bellamy alla batteria faceva delle smorfie truci che si addicevano più a un gruppo Heavy Metal, gli altri due con occhiali neri e gambe a squadra (la famosa "postura Rock") davano dei pugni per aria ogni volta che c'era da sottolineare un colpo di batteria. A questo punto, dopo la hit arriva il famigerato momento dell'intervista. E qui si compie il miracolo: Simona Ventura scambia il batterista dei TheMuuuuuuuuse per il frontman.
D: Why do you love so much Italy?
R: Because it's a beautiful country.
Il giorno dopo Simona Ventura dirà alla stampa che era già tutto previsto, come nella canzone di Cocciante, ma un'analisi attenta della sua espressione vagamente da Joker al momento dell'intervista con il falso Matt Bellamy ci indurrebbe a ritenere il contrario. Accortasi troppo tardi dell'errore avrebbe, all'insegna dello Show che Must Go On , insistito a intervistare il povero Dominic, il quale dal canto suo le rispondeva con l'aria dello studente che vuole prendere in giro il professore all'interrogazione. Gli ha chiesto persino dell'abitazione del "batterista" a Como (al sentire la parola "Como" un urlo pilotato esce dalla gola del pubblico di Quelli che il calcio : Clooooooneyyyy!!!!)
D:E' più bella la casa del drummer o la casa di Clooney?
R: I think George's house is bigger (Dominic fa il gesto di una grande casa)
D: It is a big castle!
In un episodio del Corso di Inglese "Walter and Connie"della ERI Valmartina, un vecchietto diceva di vivere in una casa con one door and two windows. Credo che a questo punto stessero facendo un corso d'inglese per principianti.
Se nella liturgia dell' intervista TV il fine ultimo è quello di poter stabilire la "verità", anche se finta, su un determinato personaggio, qui si è arrivati alla vertigine del falso: un gruppo che suona per finta strumenti che non competono loro intervistati per finta - o sul serio?- da una persona che ha scelto la persona sbagliata. In una storica puntata di Indietro Tutta Nino Frassica intervista Massimo Troisi prendendolo per l'attore Rossano Brazzi, perchè "La televisione non sbaglia mai".



alla fine Troisi si convince anche lui di essere Brazzi (Com'è Frank Sinatra,Rossano?).



Chissà se dopo l'incontro con la Ventura il batterista Dominic Howard si convincerà di essere Matt Bellamy, frontman dei Muse.

They will not force us
They will stop degrading us
They will not control us
We will be victorious
(Uprising, The Muse)

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