La maledizione del decoder

Dov'è andato il primo?

A quest'ora sarà riuscito a risintonizzarsi su altri canali...

Sono qui che aspetto, con il telecomando nella mano destra, un televisore al centro e una scatoletta sopra il televisore.

La striscia all'interno del visualizzatore scorre lentamente, poi si ferma, poi torna indietro di un centimetro, poi riprende a scorrere. A sinistra si aggiungono i nomi dei canali televisivi che dovremmo vedere. a destra i canali radio. Ogni canale è moltiplicato per cinque, compresi i "canali-segnale". Mentre aspetto mi chiedo se il decoder riuscirà a beccare i canali principali, si sono oscurati in tutta la vallata proprio al momento dello Switch-off . La differenza con un semplice black-out è che la cittadinanza, dopo un periodo di sconcerto iniziale, si sente affratellata e combatte contro il buio. Durante lo Switch-off, o spegnimento del segnale analogico, invece, la gente è attonita. Già è corsa ad acquistare la scatoletta che permette di vedere la TV - e si sono viste scene da panico, con decoder che volavano di mano in mano e persone che cercavano di strangolarsi reciprocamente con le prese scart
("Ce l'ha la scart?" e' stato il grido di battaglia dei rivenditori di televisori l'ultima settimana. ).

Una volta tornati a casa, i coraggiosi acquirenti hanno affrontato i ringhi dei parenti più anziani che, alle prese con il minuscolo telecomando del decoder, non riescono a capire perchè il televisore ci metta più di tre secondi a sintonizzarsi sul canale prescelto, cosicchè continuano a premere il tasto per arrivare alla fine al canale 333, di solito riservato al canale hard a pagamento, e dunque non "in chiaro" . ( Un anziano non monitorato è capace di passare la sua serata a guardare in loop la pubblicità, completa di colonna sonora di Santo e Johnny, del ristorante "La margherita d'oro" con ampia sala per matrimoni a sei chilometri dall'uscita 32 del GRA ).


Una volta appoggiata la Scatoletta Sacra sopra il Sacro Totem delle Visioni ed effettuati i collegamenti con antenna e presa scart, i nostri eroi hanno imparato un termine nuovo - veramente lo avevano già visto sui telefonini, ma alla televisione l'impatto è diverso - :
MENU
Il Menu dei canali dà un senso di vertigine. Ci si accorge che tanti canali hanno proliferato in nostra assenza, come le tignole in un sacchetto di farina aperto. Parecchi non possono essere visti, ed hanno a sinistra il segno del dollaro, che sta per "pay": altri fanno comunque parte di Sky, e ci vuole l'abbonamento a parte. I coraggiosi installatori fanno scorrere con le freccine che stanno al centro del telecomando - e che diventeranno loro amiche - decine di canali, e appaiono sagre di paese, tappeti, vibratori, dibattiti con scenografie lynchiane
costituite da tendaggi misteriosi, e qualche vecchissima copia di qualche film in bianco e nero sul punto di sfaldarsi per sempre. Si dedicano a separare il grano dall'oglio e alla fine selezionano dai sei ai dodici canali. Sintonizzano.


Sorpresa: alcuni canali si vedono, per altri appare la scritta sul video "nessun segnale!" col punto esclamativo (se l'avessero messo senza esclamazione il futuro spettatore avrebbe avuto una speranza, ma così è messo a tacere per sempre).

Ri- sintonizzano, come hanno detto loro di fare.

Stavolta, dopo dieci minuti, il canale scomparso riappare e ne sparisce un altro (scambio di canali ostaggi alla frontiera?). I membri anziani guardano questa nuova diavoleria con gli occhi presbiti iniettati di sangue: nulla si deve frapporre fra loro e i Pacchi! In compenso tutti i canali il cui nome inizia con Tele- si vedono benissimo. Compare un frate cappuccino sul video. Ogni speranza di captare qualche fanciulla attempata seminuda avvinghiata al telefono e con sottotitoli in arabo viene così stroncata.

Ri-ri-sintonizzano. Il telecomando fa fatica a stare nelle loro mani rese sudaticce dal nervoso. Il braccio impiegato per l'operazione inizia ad avere qualche formicolìo. I sintonizzatori sentono sul collo il fiato di tutta la famiglia. Sul video la striscia si sposta di nuovo, da sinistra a destra, scandita dai nomi dei canali che compaiono e si dispongono sotto di lei.

"Perchè avete comprato quel coso? Si vedeva tanto bene prima!". Oltre al danno la beffa. I prodi ri-ri-sintonizzatori a questo punto si venderebbero i genitori e i nonni in blocco pur di vedere qualcosa. Anzi, li venderebbero lo stesso anche se non vedessero niente, tale è il loro disappunto nel vedere i loro sforzi amaramente frustrati. La cena trascorre mesta in compagnia del frate cappuccino.

La mano cade distratta sul telecomandino del decoder, che ha i tasti dotati della sensibilità di un bradipo:

compare LUI, Bruno Vespa su RaiUno! In lacrime tutti cantano il Tema di Via col vento.


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