Harry Enfield e il passato che torna


Un uomo senza qualità?

Per lungo tempo sono stata ossessionata da alcuni annunci pubblicitari su giornali e riviste che avevo religiosamente ritagliato nel corso di una mia vacanza-studio in Gran Bretagna nel 1994 e raccolto in una cartella. Non so più che fine abbia fatto questa cartella, ma gli annunci me li ricordo ancora a distanza di sedici anni. Erano della Mercury Communications, che negli anni '80 fu la prima compagnia telefonica a sfidare nel Regno Unito il monopolio di British Telecom con proprie tariffe, cabine telefoniche - i cellulari erano ancora dei mattoni con l'antenna - e un suo prefisso personale.
Il protagonista di questa campagna in bianco e nero con tocchi di azzurro, il colore della Mercury, era Mr. Grayson, un probo cittadino britannico di mezza età coi baffetti e la grisaglia. Tutta la campagna era in perfetto stile anni '50, con un'aria di continua meraviglia di fronte ai marvels of modern science che la Mecury apportava.

Mr. Grayson alle prese con la carta telefonica Mercurycard



Era come se la Wind, invece di Panariello e Vanessa Incontrada facesse una campagna con Paola Cortellesi truccata e vestita da Edy Campagnoli...

L'idea a quel tempo - la fine del ventesimo secolo - era geniale: la novità del prodotto che si sposava con una comunicazione proveniente di un'epoca in cui tutto celebrava "le magnifiche sorti e progressive". (La stessa idea è stata riciclata per la Coca-Cola nel 2010). Quello che però non sapevo era che Mr. Grayson era uno dei tanti personaggi creati dall'attore e scrittore comico inglese Harry Enfield.
Alla fine degli anni '80 e all'inizio dei '90 Enfield sviluppò personaggi memorabili come l'insopportabile nuovo ricco Loadsamoney (il nome è una contrazione di "a lot of money", "un sacco di soldi") e gli ancora più insopportabili coniugi Considerably Richer Than You , marito e moglie della classe media che passano il loro tempo a ricordare a tutti quanto essi siano "assai più ricchi di voi". Una citazione a parte merita l'adolescente Kevin, che giunge allo scadere del tredicesimo anno di età trasformandosi nell'incubo delle famiglie: il Teenager. Questo personaggio farà da spunto allo studente infernale Lorenzo interpretato da Corrado Guzzanti :



Kevin the Teenager



Lorenzo



Tornando a Mr. Grayson, in realtà era il coprotagonista - o meglio, l' "aiutante" di un incredibile presentatore TV degli anni '30 (la BBC iniziò le prime trasmissioni nel 1929), Mr. Cholmondley-Warner (l'attore Jon Glover), la cui missione è quella di riportare con i suoi filmati altamente educativi i sani valori dell'Impero britannico.


Ecco, nello splendore del bianco e nero televisivo "dell'epoca", un fermo invito a tutte le donne a conoscere i propri limiti e a non usare le loro sciocche testoline:





Gli stilemi del filmato educativo ci sono tutti: la voce fuori campo, la situazione di partenza sbagliata, la spiegazione "scientifica" con il cartone animato e la situazione di arrivo "corretta". Quest'altro filmato invita invece le giovani a scegliere bene il marito per non incorrere nel minefield of caddishness (nel gorgo della disonorabilità):



Da notare la parata dei pretendenti, dallo "straniero" con brutte intenzioni - che naturalmente parla con l'accento francese - al Mister Hyde barbuto che rantola "I find you uncommonly beautiful...". La ragazza sembra aver perso tutte le speranze, ed ha una crisi isterica - e viene adeguatamente schiaffeggiata - quando finalmente lei nota Charles (Enfield), un timido giovane che sta firmando un cospicuo assegno per i poveri; per un devoto e ricco sfondato membro della Chiesa Anglicana, è infatti importante mostrare "meno modestia per la gente bisognosa che per sè stessi". E' lui.

La cosa interessante è che i consigli dati da Mr. Cholmondley-Warner sono molto simili a quelli che si possono trovare oggi sulle riviste femminili.

Qui altri filmati educativi, compresa una imbarazzatissima guida per coniugi "atta a produrre... la progenie" (in order to produce... offspring) :



Nel 1989 su Channel 4 andò in onda il finto documentario (o " Mockumentary") Norbert Smith - A Life sulla straordinaria carriera del più grande attore del 20° secolo che la Gran Bretagna non abbia mai avuto. Scritto dallo stesso Enfield e da Geoffrey Perkins, in realtà è - sullo stile di Zelig di Woody Allen - una cavalcata ironica sulla storia del cinema inglese, dai "drammi sociali con redenzione" degli anni '30 a quello che è il film sentimentale britannico per eccellenza, Breve Incontro del '45 (qui ridotto a una pubblicità di detersivi),dal Free Cinema anni '60 fino alle commedie scollacciate Carry On dei '70. Passando dal bianco e nero fino ai colori pastosi della televisione, il leggermente rimbambito attore si perde nei ricordi, coadiuvato incessantemente dalla moglie-badante. Qui sotto l'intero film su YouTube in segmenti:




"Suo padre, era un uomo. Sua madre, una donna."


Il film è talmente divertente da superare eventuali barriere linguistiche (la recitazione affettata tipica delle prime pellicole sonore trasportata nei bassifondi di Londra è irresistibile, come pure gli accenti "northern" spinti a un punto tale da tramutare il deprimente realismo in un qualcosa di surreale). Lo stesso Enfield passa da un'interpretazione all'altra senza che noi ce ne accorgiamo: lui diventa tutti gli attori di tutto il cinema del Regno Unito, gli manca solo Karlheinz Böhm ne L'occhio che uccide (forse perchè la storia era veramente troppo tragica e "moderna" per poterla volgere in parodia)

Attualmente Harry Enfield, dopo un periodo di allontanamento volontario dalle scene, è ritornato alla BBC2 con una nuova serie: Harry and Paul .

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