Non si riesce mai a piacere a tutti in questo mondo: la leggenda delle Shaggs


I ricchi vogliono quello che hanno i poveri
e i poveri vogliono quello che hanno i ricchi
I magri vogliono quello che hanno i grassi
e i grassi vogliono quello che hanno i magri
Non si riesce mai a piacere a tutti
In questo mondo

(The Shaggs - Philosophy Of The World )


C'era una volta negli anni Sessanta del 20° secolo a Fremont, New Hampshire (USA), una famiglia poverissima, i Wiggin. Papà Austin, mamma Annie e sei figli, quattro femmine e due maschi. Il buon Austin si mise in testa di creare da parte della sua progenie un gruppo musicale. Nulla di nuovo: lo aveva già fatto Joe Jackson a Gary, Indiana, ed erano venuti fuori i Jackson 5. Senonchè Austin s'incaponì di far suonare le tre sorelle Dorothy, Betty e Helen a qualunque costo anche se queste ultime, a differenza dei Jackson, non avevano alcun talento musicale.  Comprò loro un basso, una chitarra e una piccola batteria e le ritirò dalla scuola affinchè potessero imparare a suonare. Le tre sorelle cercarono con gli strumenti di accontentare il loro padre aspirante manager e di fare del loro meglio. Lui le fece debuttare nel locale sotto casa (lancio di ortaggi alla fine dei "concerti"), e infine, nel 1969, decise di investire i suoi magri risparmi e di raggranellare altri soldi per far incidere un album al "gruppo", che aveva chiamato The Shaggs ("Le scaruffate") per le loro capigliature. Del disco vennero stampate mille copie. Novecento delle quali si persero - pare - assieme al produttore e ai soldi a lui versati. Le cento copie rimaste furono vendute e/o regalate alle stazioni radio locali, ma senza alcun successo. Le Shaggs continuarono a suonare in piccoli locali fino al 1975, anno in cui il loro padre e mentore, Austin, morì per un colpo apoplettico. Le tre sorelle non ripresero più gli strumenti. 
La parte incredibile della storia delle Shaggs arriva adesso.
Nel 1976 il musicista Frank Zappa dichiarò che l'album inciso dalle Shaggs, Philosophy Of The World, era il suo terzo album preferito di tutti i tempi. La leggenda dl gruppo "che non sapeva suonare" si diffuse in tutto il Paese, iniziarono a circolare cassette di straforo e nel 1980 Terry Adams e Tom Ardolino della band NRBQ convinsero la casa discografica Rounder Records a ristampare l'album (loro ne avevano conservato una copia). La consacrazione arrivò con il volume e CD Songs In The Key Of Z - The Curious Universe Of The Outsider Music del giornalista e musicologo americano Irwin Chusid, che racconta le molte vie della musica cosiddetta "outsider", ossia che non rientra in nessun parametro conosciuto e che non sentirete mai in giro. Addirittura, nel 2001uscì un album-tributo in onore delle Shaggs intitolato Better Than The Beatles ,

in cui si rifanno le loro "canzoni". Il titolo è una citazione dal critico Lester Bangs, il quale affermò che le le Shaggs erano "meglio dei Beatles". 
Che musica suonavano le Shaggs? Come direbbe mio fratello, "è difficile dirlo." A un primo ascolto ci si ritrova di fronte a una cacofonia totale, poi andando avanti ci si rende conto che in tre stavano sì, suonando un pezzo, ma che ognuna delle componenti evidentemente non ascoltava l'altra. Il compito dell'ascoltatore è così quello di riempire con la propria memoria musicale gli errori commessi dalle Shaggs. Cosa che richiede un grosso sforzo a livello uditivo, ma che non lascia indifferenti alla fine. Si direbbe che le povere sorelle lo facciano quasi apposta ad essere così inascoltabili, tale è la loro maestria nel non saper suonare (qualcosa del genere si poteva sentire in alcuni concorrenti delle prime edizioni radiofoniche della Corrida , quella di Corrado - poi arrivarono i professionisti). L'ascoltatore alla fine è come ipnotizzato, non si sa se dalla weirdness del  suono o dalla forza commovente espressa comunque dalle vocine delle tre Shaggs. Ecco un loro brano (attenzione! Potrebbe causare seri danni alle vostre orecchie!):



The Shaggs - Philosophy Of The World

Quest'anno è andato in scena a Broadway un musical (The Shaggs - Philosophy Of The World) ispirato alla vicenda delle tre sorelle Wiggin. Il musical è basato sulla figura del padre e sulla sua visione - ispirata, pare, da un sogno-profezia di sua madre -  di tirar fuori un gruppo musicale dalle sue figlie. in questi giorni dove si ascolta un po' ovunque il monito del defunto Steve Jobs a rimanere "affamati e folli", quest'uomo ebbe la ventura di dirigere  la fame di successo e la follia nel posto sbagliato, anche se poi, in un certo senso, ha avuto decenni dopo una sorta di giustizia poetica. 


Un video tratto dal musical Off-Broadway The Shaggs - Philosophy Of The World .


Da notare come le composizioni originali non siano state adoperate nello spettacolo, preferendo questo escamotage scenico: le tre sorelle avrebbero immaginato di suonare e cantare bene, e solo il tecnico del suono alla fine, durante la registrazione del loro album, ascolta la "musica" originale. 
Non oso pensare a cosa sarebbe successo alle Shaggs se all'epoca ci fosse stato YouTube. Probabilmente sarebbero diventate una sensazione, un videofenomeno da baraccone e i vari critici, alternativi e non, non le avrebbero degnate di un ascolto.

9 commenti:

dona ha detto...

Non a caso Frank Zappa fu anche un appassionato cultore del Teatro dell'assurdo...

Tamcra ha detto...

Infatti tutta la vicenda sta fra il Sogno Americano e il capovolgimento della realtà, un po' quello che succede nella commedia di Mel Brooks The Producers o Per favore, non toccate le vecchiette!

Eu ha detto...

Sai qual'è il problema? È che siamo delle pecore. Magari qualcosa non ci piace, arriva uno che ci dice che è fantastico e, di colpo, diventa fantastico davvero. Ora parlo per assurdo e faccio un esempio terra terra. Valeria Marini... 'zo ha fatto? Niente. Ma lei dice di essere una diva e tutti dietro ad acclamarla come tale! (a me piace la mortadella ma non sono una cannibale) :-)

Eu ha detto...

Dimenticavo, ho sentito la canzone... Pavarotto di stricia la notizia triplicato e dopo aver cambiato sesso (forse)

Tamcra ha detto...

@Eu: ho dovuto consultare la Rete per sapere chi è Pavarotto (dato che non ho quasi mai visto Striscia la Notizia ): una certa somiglianza c'è, tuttavia non riesco a togliermi dalla testa la tragedia grottesca di tutta la storia - degna di un film di John Waters - laddove la Marini ci fà in tutti i sensi (infatti fu parodiata dalla Guzzanti anni fa, con risultati migliori rispetto al'originale. Non credo che qualcuno riuscirebbe a rifare le sorelle Wiggin)

Eu ha detto...

Ehehehe! Di solito quando leggo i tuoi post sono io a fare ricerche in rete! Con la differenza che tu stimoli il mio interesse per cose sensate! :-)

dona ha detto...

Grazie per aver ricordato Sabina Guzzanti in Valeria Marini: sono andata a rivedermela e mi fa ancora tanto ridere. Bei tempi, quelli, per la TV...

dona ha detto...

(OT): Tutto bene lì? Da Roma continuano ad arrivare bollettini di guerra...

dona ha detto...

Grazie per essere passata, eri davvero nei miei pensieri. :)