Flamenco rock

Post n° 200!


Con il frenetico ruoooaack!



 L'Italia ha perso contro la Spagna per la finale di Coppa UEFA. Ogni volta che penso alla Spagna mi viene in mente questo pezzo che cantava Milva nel 1960, Flamenco Rock. Il testo di Walter Malgoni (che tra l'altro scrisse un classico come il Guarda che luna di Fred Buscaglione) è una fantastica cavalcata su tutti i clichè che possono venire in mente quando si pensa alla Spagna. Chi canta esprime l'ardente desiderio di "visitar la Spagna":

 
 Dove ballano a ritmo sfrenato le belle andaluse...




Mi piacerebbe tanto visitar la Spagna
terra di matador e di grandi toreri



I matador e i toreri sono la stessa cosa, ma tant'è. C'è però qualcosa che cruccia la cantante:

Ormai anche laggiù nella caliente Spagna
Non si ballano più passi doppi e boleri



Questi due versi ricordano la canzone romana Roma forestiera, in cui si deplorava il fatto che Nannarella s'è scordata "d'èsse romana" e che s'è " 'nnammorata de 'sta musica 'merecana" e che quindi "For de porta 'n carozzella / a ballà la tarantella " non ci viene più. Non a caso entrambe le canzoni sono state composte fra gli anni '50 e i '60 del secolo scorso, in un periodo in cui s' intravvedevano nuove sonorità anche in Italia. Uno spettro si aggira nelle case spagnole:


Ora ballano il flamenco rock

Canta (due volte) l'inorridita Milva, e qui parte il ritornello che è una specie di invettiva sugli iberici sogni perduti. Il 

paradiso di sogni e di donne ardenti d'amore

ha tradito anche lui

le più belle canzoni del cuore  

per il frenetico ROCK!




Il testo non si ferma qui: cita la struttura del Lamento per Ignacio Sanchez Mejias di Garcìa Lorca , poesia che proprio a ridosso degli anni '60 divenne proverbiale grazie all'interpretazione su 45 giri di Arnoldo Foà - citata nel Sorpasso di Dino Risi - 

 
 Bel regista Antonioni!

Ne viene fuori una parafrasi dove al posto del torero Ignazio viene celebrato il funerale di tutta la Spagna:

Alle cinque della sera
non c'è il toro nell'arena
Alle cinque della sera
sono a letto i matador
Alle cinque della sera
non si vede una mantilla
sui bastioni di Siviglia fanno il rock!
Sì, fanno il rock!

(Detta da Milva con la sua bocca non proprio piccola la parola Rock diventa un minaccioso Ruoooack.) L'immagine degli spagnoli che ballano il rock sui bastioni di Siviglia è spiazzante, quasi come quella successiva delle case - visione a volo d'uccello: dalle Plazas de toros ai bastioni di Siviglia fin dentro le abitazioni -dove

Anche tu hai un disco dei Platters 

Che beffa! E non solo:

Dove ballano a un ritmo sfrenato 
Le belle andaluse
con il frenetico rock!

(Notare l'assonanza ritmo/sfrenato/frenetico, una delle migliori nei testi italiani, e come la musica quando Milva ribadisce il Ruoooack parta con le prime otto battute del boogie classico):


 
 Un esempio di boogie alla chitarra elettrica.

 Per non parlare dei ragazzi di Granada (paese di mille toreri, come diceva Claudio Villa), i quali, ben lungi dall'indossare 'o cazunciello stritto e 'a cammesella 'e picchè della canzone di Carosone se ne vanno

in giro coi blue jeans 

mentre i juke-box  a voce piena

a Madrid e a Barcellona fanno il rock!
sì, fanno il rock!

La situazione sembra disperata e senza vie d'uscita: si potrebbe pensare che Milva scelga di visitare un altro paese. Invece nel finale afferma (forse davanti a un'agenzia di viaggi):

Mi piacerebbe tanto
visitar la Spagna
e ballar con te
questo flamenco rock! 

Quindi non solo ha mandato giù il rinnovamento musicale spagnolo, ma vuole pure ballare il flamenco rock con qualcuno, forse sui bastioni di Siviglia. Dalla disperazione si passa di colpo al vabbè, c'è il flamenco rock, facciamocene una ragione. Come se gli autori, esaurite le invettive anti-Platters e anti-rock si fossero guardati in faccia e avessero detto "E mò come la finiamo?" " Ma sì, facciamo che la Spagna vuole vederla lo stesso per ballare il flamenco rock!"

Forse doveva ballarlo anche l'Italia, il flamenco rock.

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