Spie e spioni: il caso Pulp


Jarvis Cocker oggi
 


L’argomento spie ed intercettazioni viene periodicamente alla ribalta: prima però delle frenetiche consultazioni fra il dott. Saccà di RAIFiction e il nostro beneamato Capo del governo su a quale signorina assegnare la parte giusta per la fiction giusta al momento giusto, un’altra persona aveva già espresso anni fa in una canzone tutta la sensualità dello spionaggio.

Premessa: fino all’anno scorso non avevo praticamente mai sentito parlare di Jarvis Cocker e del gruppo nord- inglese (di Sheffield) dei Pulp. Tutto quello che conoscevo di loro era un bel video, “This Is Hardcore” (1988), ispirato al cinema di Douglas Sirk ,che avevo intravisto su MTV. Quando per caso ho ascoltato l’album di cui This Is Hardcore è la title track, come John Belushi in chiesa ho visto la luce.Tutte le canzoni di Hardcore sono puro cinema, sia negli arrangiamenti, sianei testi e soprattutto nelle interpretazioni di Cocker. Ne parlo al plurale, perché con pochissimi mezzi vocali riesce a dare ad ogni traccia un’interpretazione diversa. Egli è, in definitiva, un grande attore che canta invece di recitare. Fisicamente poi –dato che il pop è corpo e musica nello stesso tempo e luogo- il nostro Jarvis era all’epoca
Jarvis all'epoca di This is Hardcore
quanto di più lontano da una normale popstar ci si potesse immaginare: magrissimo, troppo alto, una faccia che poteva far presumere un qualche misterioso esperimento genetico fra David Bowie e Buster Keaton.
Comunque, ritornando alle spie, I Spy è un pezzo tratto dall’album della consacrazione internazionale dei Pulp, Different Class (1995). In pieno boom del Britpop a metà degli anni ’90, fra Oasis, Blur e Suede, - nomi senz’altro più famosi in Italia- questo disco parla dei rapporti fra le varie classi sociali nel Regno Unito, insieme a visioni tragicomiche dell’amore e del sesso (tantissimo). Non c’è niente di meravigliosamente ggiovane nel mondo dei Pulp: persino un rave party a base di “E’s and Whizz” (ecstasy e anfetamine) è raccontato con piglio fantozziano. L’io narrante di I Spy è degno di un film di Mike Leigh: egli spia come un ragno (“I’m still stuck here”) la vita a cui sa di non poter mai appartenere, e sogna di prendersi finalmente la sua vendetta – fisica e morale- sulla classe sociale che lo esclude. Più che una canzone lo si può definire un atto unico, con un arrangiamento che parte lentissimo e balcanico e diventa sempre più Breliano (da Jacques Brel) ogni minuto che passa, con delle parti recitate in mezzo. Quando si arriva al “la la/la la la la la la la la” del finale, è difficile trattenersi (non lo fate in autobus con gli auricolari, vi chiederanno la tessera). I Spy si ferma come davanti a un precipizio: il nostro eroe sa che non potrà salvare la donna ricca, prigioniera in fondo anche lei della sua condizione sociale. Ecco il testo originale e la mia versione :

I Spy

I spy a boy,
I spy a girl.
I spy the worst place
in the world,
in the whole wide world.Oh you didn't do bad,
you made it out,
I'm still stuck here
oh but I'll get out.Oh yeah I'll get out.

Can't you see tonight a walks among youseeing through your pretty lives.
Do you think I do these things for real?I do these things just so I survive.
And you know I will survive.
It may look to the untrained eyeI'm sitting on my arse all day
and I'm biding timeuntil I take you all, I want to break this
I will prevail,
I cannot fail.
Cause I spy.

Oh I've got your numbers taken notes and allthe ways your minds work out. I've studied
and your mind is just the same as mineexcept that you're just clever swines,
you never let masks slip,you never admit to it,
you're never hurried. Oh no no no.And every night I hold my plan
how I will get my satisfaction,
how I will blow your paradiseaway
away
away ooh.

Cause I spy.

That’s just like in the old days - I used to compose my own critical notices in my head.”The crowd gasps at Cocker's masterful control of the bicycle, skilfullyavoiding the dog turd next to the corner shop”. Imagining a blue plaque above the place I first ever felt and touched a girl's chest, oh no
You've got to wait for the best. You see you should take me seriously.
Very seriously indeed. Cause I've been sleeping with your wife for the past sixteen weeks, smoking your cigarettes, drinking your brandy, messing up the bed you chose together. And in all that time I just wanted you tocome home unexpectedly one afternoon and catch us at it in the frontroom.
You see I spy
For a living
And I specialise
In revenge, On taking the things I know will cause you pain.

I can't help it, I was dragged up.My favourite park's a car park,
grass is something you smoke,
birds is something you shag.Take your “Year En Provence”
and shove it right up your arse!


Your Ladbroke Grove looks turn me on, yeah.

With roach burns in designer dresses,
skin stretched tight over high cheek-bones,
and thousands of tiny dryness lines
beating a path running a pathto the corner of your eyes.


And every night I hatch my plan,
it's not a case of woman v. man. It's more a case of haves against havent’s
and I just happen to have got what you need, just exactly what you need yeah.

La la la la la la la la la la,
In the midnight hour.

La la la la la la la la la la,

I will come to you,


I will come to you,
I will take you from this sickness,dinner parties and champagne,
I'll hold your body and make it sing again
come on - sing again, let's sing again.

Oh yeah, cause I spy,
yes,I spy,
ssss.

I spy a boy
and I spy a girl.
I spy the chance
to change the world,to change your world.



Io So

Io so di lui
Io so di lei
Nel posto al mondo
Più orribile
Il più orribile
Non hai fatto male
Ti è andata bene
Sto sempre qui
Ma me ne andrò
Sì me ne andrò

Non la vedi questa notte
Un’ombra fra le vostre belle vite ?
Pensi sia una cosa seria
Io voglio solo sopravvivere
E tu lo sai, ci riuscirò.
Chi non è esperto pensa che
Me ne stia con le mani in mano
Ma aspetto il giorno
In cui vi prenderò, vi farò a pezzi
E senza errore
Prevarrò

Perché so

Oh, ho tutti i vostri numeri, ho preso nota
E so quel che pensate
E voi pensate come me
Solo che siete troppo furbi
Il volto non scoprite mai
Non lo ammettete mai
Mai fatto, mai oh no no no
Ed ogni notte architetto
Il modo in cui otterrò il rispetto
Il modo in cui il tuo paradiso
In ce
nere
Sarà ooh

Perché so

Proprio come ai vecchi tempi – Nella mia mente componevo le mie personali note a piè di pagina “La folla trattiene il respiro mentre egli controlla da maestro la sua bicicletta abilmente schivando la merda del cane vicino al negozio all’angolo” . Immagino una targa sopra al posto dove per la prima volta ho sentito e toccato le sue tette oh no
Non hai ancora visto niente
Dovresti prendermi sul serio
Molto sul serio
Perché ho dormito con tua moglie le ultime sedici settimane
fumando le tue sigarette, bevendo il tuo brandy
stropicciando il letto che avete scelto insieme.
E per tutto quel tempo volevo solo che tornassi a casa
un pomeriggio a sorpresa per beccarci in pieno nel soggiorno.

Vedi io vivo
Per spiare
La vendetta
E’ il mio mestiere
E le cose che so, lo so, ti faranno male

Mi dispiace, sono cresciuto male.

Il mio parco preferito è un parcheggio,
L’erba è quella che ti fumi,
Le passere quelle che ti scopi.
Prendi il tuo “Un anno En Provence”
E ficcatelo nel culo !


Quell’aria da quartieri alti

Seta firmata e bruciacchiata
Pelle stirata su zigomi alzati
E mille piccoli solchi riarsi
Che corrono, che tracciano
Sentieri ai confini dei tuoi occhi


Ed ogni notte ho questo tarlo
Di uomo o donna no non parlo
Io parlo di chi ha e chi non ha
E guarda io ho quello che tu vuoi
Proprio quello che tu vuoi, sì

La la la la la la la la la la

Quando a mezzanotte
La la la la la la la la la la

Io verrò da te

Io verrò da te
Ti strapperò da questa nausea
Feste, champagne e caviale
Ti prenderò ed il tuo corpo potrà
Cantare ancora e amare ancora

Oh sì, perché so

Io so
Sssss.

Io so di lui
E so di lei
E spero di
Cambiare il mondo
Il mondo tuo



Il testo presenta diverse difficoltà, a partire dal titolo: I Spy non può essere reso con Io spio, perché la vocale i di spio ha un suono troppo alto per essere gorgogliato a dovere nel refrain (Io spiiiiiiio), così l’ho sostituito con Io so. Inoltre ho inserito quanti più termini ricchi di consonanti possibile, per cercare di imitare il tono concitato e esaltato dell’originale. “How I will get my satisfaction” è stata un’altra rogna, dato che la “soddisfazione” dell’italiano non è quella dell’inglese, più cosmica (i Rolling Stones non avrebbero scritto “(I Can’t Get No) Satisfaction” altrimenti). Ho pensato che rispetto, con la sua doppia dentale poteva adattarsi al ritmo della frase – Il modo in cui otterròil ri-spet-to - . Un tentativo di “addomesticamento” l’ho fatto sostituendo “Ladbroke Grove looks”(riferimento incomprensibile in italiano) con “aria da quartieri alti”, dato che qui si parla di una signora sì abbastanza altolocata, ma con delle bruciature –roach burns in designer dresses- sugli abiti firmati, e un’aria abbastanza sfatta e nauseata. La cosa divertente è stata trovare il corrispettivo di “birds is something you shag”: dato che qui c’era un paragone fra la comune pratica naturalistica britannica del birdwatching –osservare il comportamento degli uccelli- e la versione lasciva praticata dal marito della succitata signora, dove birds è slang britannico per pollastre (da scopare), mi è venuta in mente quella striscia del fumetto “Lupo Alberto” in cui c’era il personaggio di una “passera scopaiola”, in realtà esistente in natura, che provoca lo scompiglio alla fattoria MacKenzie. Ho pensato che birds potesse diventare comodamente passere, con allusione sessuale.
Ho preferito inoltre lasciare in originale En Provence nel titolo del libro perché dà più il senso di una narrativa di tipo sentimental-turistico di cui gli inglesi sono maestri, cose tipo A Night At The Riviera.
Questo invece è il link una bella versione dal vivo di I Spy, ripresa da una trasmissione inglese qualche anno fa (Later with Jools Holland) '96





Pulp
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Pulp, MTV Hive

Questo breve estratto da un'intervista a Jarvis parla dei vari trattamenti che il video di This is Hardcore ha avuto (l'intervista è in inglese, e le idee che avevano tirato fuori erano molto bizzarre.)

P.S. attualmente i Pulp non esistono più come gruppo, o meglio, per dirla con il loro signore e fondatore, sono “ibernati” a data da destinarsi. Jarvis Cocker ha proseguito una carriera da cantante solista, e ha cambiato decisamente aspetto. Ora è un incrocio fra Paperoga e un Vittorio Sgarbi mite (Vedi foto in cima al post). Sempre affascinante, comunque.
Altri link su Pulp e Jarvis:
http://www.acrylicafternoons.com/pulp.html sito interamente consacrato a loro, con una ricca rassegna stampa ed altri link a piacere.

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