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"Not cool, man! Scary, but not cool!"


" A South-American idol...."

In questi giorni pieni di idoli francesi e italiani a un passo dalla polvere, giova ricordare che è in circolazione nelle sale cinematografiche e in Rete il più bel pezzo mai scritto da un po' di tempo sull'ascesa e caduta di un essere vivente. Si trova nel film Rio 3D (Carlos Saldanha, 2011), e parla di un pappagallo.
Di un Cacatua dal ciuffo giallo (cacatua sulphurea), per l'esattezza. In Rio il ruolo del villain è ricoperto sì, da Marcelo il bracconiere di uccelli selvatici insieme ai due aiutanti stupidi - eredità de La carica dei 101 (Walt Disney, 1961) (Orazio e Gaspare) ; è però il perfido pennuto a rubare la scena. Lui adora essere cattivo, e la ragione è che un tempo era stato un divo della televisione e del cinema. Inizia a parlare così:

Oh, I know I'm not a pretty birdie... But I used to be quite a looker...The STAR! Lights. Cameras. Action!

Da notare la scena in cui si svolge il "numero": una vera e propria coreografia e scenografia alla Bob Fosse, dove pochi elementi illuminati che sbucano da un buio teatrale commentano le parole della canzone. Ad esempio, nel numero Cell Block Tango (nella versione italiana Il tango delle assassine) tratto dal musical Chicago , in cui sei donne che hanno ucciso i propri uomini raccontano la loro storia, le sbarre che si rincorrono ossessive ricordano le gabbie in cui stanno rinchiusi gli uccelli di Rio pronti per essere portati via:









Ma torniamo a Nigel. Lui inizia a cantare sentendosi naturalmente parte di un palcoscenico, ed è infatti - in un film tutto incentrato sui rapporti fra Natura e Cultura - un uccello praticamente rovinato dall'essere considerato umano.

I had it all: the TV shows,
and women too
I was tall...
Over one foot two!


Nella versione italiana diventa più pudicamente

ma ero al top, alla tivù,
con mille fan
volavo alto
ero proprio al clou!

Ma il destino cinico e baro gli mette in mezzo alle zampe

a pretty parakeet to fill my shoes
that's why I'm so evil, but I do what I do!


Questa dichiarazione di malvagità consapevole ha il suo capostipite nel discorso di Satana del Paradiso perduto di John Milton:

Farewel happy Fields
Where Joy for ever dwells: Hail horrours, hail [ 250 ]
Infernal world, and thou profoundest Hell
Receive thy new Possessor: One who brings
A mind not to be chang'd by Place or Time.
The mind is its own place, and in it self
Can make a Heav'n of Hell, a Hell of Heav'n. [ 255 ]
What matter where, if I be still the same,
And what I should be, all but less then he
Whom Thunder hath made greater? Here at least
We shall be free; th' Almighty hath not built
Here for his envy, will not drive us hence: [ 260 ]
Here we may reign secure, and in my choyce
To reign is worth ambition though in Hell:
Better to reign in Hell, then serve in Heav'n.

Addio, campi felici,
dove la gioia regna eternamente! E a voi salute, orrori,
mondo infernale; e tu, profondissimo inferno, ricevi
il nuovo possidente: uno che tempi o luoghi
mai potranno mutare sua mente. La mente è il proprio luogo
e può in se fare un cielo dell’inferno, un inferno del cielo
Che cosa importa dove, se rimango me stesso; e che altro
dovrei essere allora se non tutto, e inferiore soltanto
a lui che il tuono ha reso il più potente? Qui almeno
saremo liberi; poiché l'Altissimo non ha edificato
questo luogo per poi dovercelo anche invidiare,
non ne saremo cacciati: vi regneremo sicuri, e a mio giudizio
regnare è una degna ambizione, anche sopra l'inferno:
meglio regnare all’inferno che servire in cielo.

In italiano però il proclama di Nigel diventa un

Mi girano le penne
ma non è un complimento


che sembra più una reazione stizzita ad un cambio di orario lavorativo. Nigel invece viene bruscamente licenziato dalla sua vita "umana". Lo sostituisce alla TV un grazioso parrocchetto locale (notare che lui, essendo un cacatoa, quindi proveniente dall'emisfero australe, è il classico "straniero cattivo" che si trova anche in tutti i film di 007) La sua ira è così funesta che sogna di vendicarsi e sovvertire tutto l'ordine aviario brasiliano: vuole che tutti gli ottanta milioni di uccelli siano brutti come lo è lui adesso, un Dorian Gray con le penne, con i segni del vizio e del rancore scritti in faccia:





All of you Brazilian birds
All of eighty million birds
I'll tell you what I'm going to do
(Shaddap, now, SHADDAP! Just me.)
I'm going to
make
you
ugly
too.
Sweet nightmares! Uhahahahahaaa!!!

Così Nigel si ritrova a dover odiare i "fratelli di piuma" e addirittura a mangiarseli (è diventato cannibale, si ciba di cosce di pollo!) Si allea così con il bracconiere Marcelo e i suoi due scagnozzi. Assolda - sempre ricattando - una squadra di scimmiette ladre come rete di informatori. In questa scena "persuade" il capo-scimmia, con un metodo degno delle torture che Bugs Bunny infliggeva al suo cacciatore Taddeo:





Nigel è l'altra faccia del rapporto degli uomini con gli animali: se il pappagallo protagonista, Blu, è l'animale casalingo e pieno di buoni sentimenti perché ha avuto una "mamma" umana adottiva che gli ha insegnato quanto poteva (e di questo lui è riconoscente), Nigel è il risultato di come gli uomini possano rovinare gli animali facendo loro assaggiare e poi togliere "il successo", concetto squisitamente umano . Rio è un film su come sia contraddittoria la società umana riguardo agli animali, rendendo questi ultimi un minuto schiavi e il minuto seguente oggetto di cure incessanti per stabilire con loro un contatto. Il povero Nigel, abbandonato dall'umanità e dal successo nel mondo dello spettacolo, soccombe all'invidia e alla cattiveria.

Like an abandoned school, I've got no principles!

Gioco di parole intraducibile fra principle (principio) e principal (preside di scuola).



Fra Baby Jane e Crudelia Demon (la risata folle), il nostro cacatoa detronizzato è uno dei "cattivi" disneyani più efficaci non usciti dalla Disney (del resto tutto Rio è un omaggio alla Disney.)La voce originale è quella di
Jemaine Clement dei Flight of the Conchords ,

che dà un timbro fra il sinistro e il sexy ( The STAAAHHH...) al pennuto vendicatore.

Nella versione italiana è quella di Mario Biondi , che non sfigura a confronto anche se nonostante gli sforzi non ha i livelli di "cattiveria" di Jemaine. Anzi, in alcuni momenti - ma questo temo sia colpa della direzione del doppiaggio - ha delle scivolate "effeminate" ( e che TALENETO! ) che non c'entrano niente col personaggio originale (I had it all, the TV shows, and WOMEN too!). Inoltre Nigel diventa Miguel, rendendo incomprensibile il fatto che ce l'abbia proprio con gli uccelli brasiliani.

A voi pennuti brasiliani
Ottanta milioni e più
Dirò che cosa vi farò poi
Vi renderò
tutti (
Ora basta. SILENZIO!)
Renderò
brutti
anche
voi!
Incubi d'oro! Uhahahahahaaa!!!








Tutto questo, per dirla con Blu, è not cool.

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La cameriera




New York, interno giorno.


"Allora, com'è andata?"
"Purtroppo non è andata come previsto. Abbiamo riferito al procuratore che il destino economico della Grecia dipendeva da te, e lui ha risposto che a parlare con la Merkel potevamo mandare benissimo qualcun altro. Ho chiesto di farti rilasciare su cauzione, ho pure preso accordi con tua moglie perché partisse da Parigi con un milione di dollari in contanti dentro una borsa Yves Saint Laurent, venisse qui e li rovesciasse tutti sullo scanno del giudice. L'avevo visto fare in tanti film,






forse era una buona idea..."
"Lo è stata?"
"Purtroppo no. Il rappresentante del procuratore ha detto che, dato che stavi per scappare in Francia per non ritornare più qui, vuole facilitarti il soggiorno a New York, che è una città che ne vale comunque la pena."
"E quindi?"
"Il giudice ha respinto il rilascio su cauzione.Temo che dovrai restare qui fino al processo. Ma non temere: ti tirerò fuori, ce la faremo!"
"Hai intenzione di esporre il mio caso a Mi manda Raitre ?"
"Meglio: ho intenzione di citare gli USA per abuso della credulità popolare!"
"Scusa, ma non ti seguo."
"Hai presente tutti quei film e telefilm in cui c'è una giovane cameriera che lavora ai piani di un albergo, incontra un cliente miliardario e alla fine convolano a giuste nozze?"
"Per favore non parlarmi di cameriere che mi fa ancora male il petto per i graffi..."
"E invece è proprio su questo punto che si basa la nostra difesa! La cameriera è un mito, un topos creato da Hollywood riprendendolo da Cenerentola. Tu hai avuto un'infanzia infelice..."
"Ma veramente stavo benissimo, non mi è mai mancato nulla..."
"Una sola cosa ti è mancata: l'amore vero, una donna che ti potesse amare fin da piccolo e non farti sentire mai solo. Tu questo amore lo avevi trovato nella cameriera di famiglia. Non hai mai dimenticato quando ti faceva il bagnetto e ti asciugava i capelli..."
"Ma cosa c'entrano i film allora?"
"C'entrano! Crescendo non hai mai dimenticato questa donna, tanto da cercarla inutilmente in tante donne; inoltre tutti questi film su padroni e cameriere hanno traviato la coscienza di tante lavoratrici, che così vedono in ogni riccone che esce gocciolante dal bagno di una suite da 3.000 dollari la risposta alle loro preghiere! Ecco, quel giorno queste due anime desideranti - il bell'uomo ricco e infelice e la cameriera in cerca del Principe Azzurro - si sono incontrate in una camera di un albergo a Times Square, e chi poteva prevedere come sarebbe andata a finire?"
"Quindi noi diciamo che lei c'è stata."
"No! Troppo semplice, non dobbiamo mettere l'accento sul sesso brutale, ma sul riconscimento e soddisfacimento di un destino a lungo desiderato, sia pure inconsciamente. E qui citerò gli USA e la loro industria culturale per i danni psicologici che arreca a tante persone."
"La storia è interessante, ma come la mettiamo in tribunale? Come mi guarderà lei, dopo quello che è successo? Andiamo, non sta in piedi!"
"Qui arriva la seconda parte della difesa. Colpo di scena: tu spieghi il tuo, diciamo, comportamento, dichiarandoti perdutamente innamorato della cameriera, tanto da essere disposto a divorziare da tua moglie e sposarla. L'inflessibile capo del FMI è in fondo anche lui un essere umano! In Francia e in America saranno tutti commossi, ti salvi dalla galera e se giochiamo bene le nostre carte facciamo in tempo pure a salvare la Grecia!"
"Mmmm... E con mia moglie come la mettiamo?"
"Ne ha già viste tante, vedrà pure questa."
"Insisto, e la cameriera? Potrebbe anche non essere d'accordo, non ti pare?"
"Le diremo che sei il fratello di Mubarak."


Aggiornamenti:



Questo è uno spot greco che pubblicizza una marca di patatine :


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Piccoli terremoti






Oh, these little earthquakes / here we go again / these little earthquakes / doesn't take much to rip us into pieces



E così a Roma il terremoto non c'è stato.
La giornata si era aperta nella quiete più assoluta - i negozi cinesi sprangati, quasi niente traffico per strada - tanto che si udiva un passero, in bilico sulla canna fumaria che fuoriesce dalla parete del palazzo davanti alla finestra della cucina, cinguettare stentoreo in attesa che un suo collega gli rispondesse. La visione era degna più di un film di fantascienza post-apocalittico, dove il protagonista unico sopravvissuto umano si aggira per le strade in attesa che si appalesino vampiri e zombie (sempre nel secondo tempo, dopo aver mangiato l'ultima Bomboniera.)
Nel pomeriggio ritornavano i sopravvissuti lambendo le strade, e tutto ritornava come prima, mancavano solo i cinesi all'appello. Nel frattempo nel mondo televisivo si sovrapponevano tante piccole scosse telluriche, come la chiusura anticipata di Ciak, si canta! o la sostituzione, causa semifinale di Coppa Italia, della serie I Liceali con la replica del film Titanic , che a sua volta ha generato un'altro piccolo terremoto come il mancato matrimonio di Leonardo Di Caprio con Bar Refaeli.

Altre scossette di assestamento sono state date dalle notizie sempre più esagitate che turbinano nei telegiornali: Bin Laden teneva dei DVD porno sotto al letto, i SIMS sono diseducativi per Giovanardi e Casini, una donna è stata appesa al tredicesimo piano di un palazzo a Roma a testa in giù, un prete è stato arrestato per pedofilia e spaccio di cocaina, a Tremonti non importa un fico secco delle spiagge, il direttore del FMI è saltato addosso a una cameriera d'albergo prima di andare a parlare con la Merkel di quale fine farà la Grecia.
Ora che sono passati quattro giorni, e da due ore un acquazzone ha lavato via definitivamente il ricordo della presunta maledizione-bufala di Bendandi , mi chiedo quali altri terremoti non appariranno sulla terra per poi deflagare in tutto quello che facciamo.
Ah, un terremoto c'è stato. In Spagna.

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Che fano i giovini di ogi invece de amare la Chiesa?





"Fresca e spumeggiante..."