Temo la pace più di ogni altra cosa...
La morte di Mario Monicelli echeggia altre morti "misteriose" come quella dello scrittore Franco Lucentini o anni addietro di Primo Levi. Il suicidio è già una cosa che i superstiti, quelli che rimangono a guardare dall'altra parte del davanzale o in cima alla tromba delle scale "non si sanno spiegare". Tutti si scervellano e cercano indietro nel tempo "il punto in cui", la svolta che avrebbe innescato decenni più tardi la bomba del suicidio. Intere genealogie familiari vengono scartabellate e sconvolte, battaglioni di amici parenti e infermieri vengono interpellati, e ognuno ripete che, sì, era un po' provato/a, ma aveva scherzato e parlato con loro fino alla sera precedente (è sempre la sera precedente). Era in una botte di ferro, aveva ripianato tutti i suoi debiti, che aveva veva una famiglia, aveva chiuso con il suo passato, aveva il futuro davanti a sè...
Immagino sempre la persona distesa sopra il pavimento,o sul selciato, o nella sua stanza con la polizia intorno a fare i rilievi, che sente al'improvviso tutto questo alveare di commenti su di sè, e non so mai se gli/le viene da ridere o se gli/le viene rabbia per non essere stato ascoltato/a prima. In M*A*S*H di Robert Altman (1973) c'è una canzone che ha fatto storia: si chiama Suicide Is Painless e fu composta per il film da Johnny Mandel per la musica e dal figlio di Robert Altman, Mike,di appena 14 anni. La cantano in una celebre scena l'unità di medici chirurghi a un loro collega, il dentista capitano Waldowski detto Painless Pole (doppio senso fra "il polacco indolore" e "il palo anestetico") per meriti di dotazione - Cassiodoro nella versione italiana del film - , che era caduto in depressione dopo una cilecca con un'infermiera (Sarò mica gay ?) e aveva manifestato l'intenzione di suicidarsi. Per fargliela passare, i dottori, disposti come nell' Ultima Cena, inscenano il suicidio di Cassiodoro dandogli una capsula di cianuro che in realtà è un sonnifero e facendogli trovare nella "bara" al suo risveglio l'infermiera "Midnight" . La "cura" funzionerà perfettamente.
Through early morning fog I see / visions of the things to be
Questo è il testo della canzone:
Through early morning fog I see
Visions of the things to be
The pains that are withheld for me
I realize and I can see
That suicide is painless
It brings on many changes
And I can take or leave it if I please.
I try to find a way to make
All our little joys relate
Without that ever-present hate
But now I know that it's too late,
and suicide is painless
It brings on many changes
And I can take or leave it if I please.
The game of life is hard to play
I'm going to lose it anyway
The losing card I'll someday lay
And this is all I have to say,
that suicide is painless
It brings on many changes
And I can take or leave it if I please.
The only way to win is cheat
And lay it down before I'm beat
And to another give a seat
For that's the only painless feat,
'cause suicide is painless
It brings on many changes
And I can take or leave it if I please.
The sword of time will pierce our skins
It doesn't hurt when it begins
But as it works its way on in
The pain grows stronger - watch it grin
Suicide is painless
It brings on many changes
And I can take or leave it if I please.
A brave man once requested me
To answer questions that are key
Is it to be or not to be?
And I replied, "Oh why ask me?",
'cause suicide is painless
It brings on many changes
And I can take or leave it if I please.
And you can do the same thing if you please.
Questa, invece, la mia versione italiana:
UCCIDERSI E’ INDOLORE
All’alba io intravedo già
Quello che succederà
Le angosce riservate a me
Ora capisco e mi è chiaro che…
(Chorus)
Uccidersi è indolore
E cambia tante cose
Posso restare o andare se mi va.
Cercando un modo di salvar
I nostri bei momenti da
l’odio che dappertutto sta
Ma ormai più niente c’è da far…
(Chorus)
La vita è un gioco duro assai
Comunque vada, perderai
L’ultima carta lascerai
Altro da dire non avrai
(Chorus)
Non resta che imbrogliare tutti
Scopare prima di esser disfatti
E a un altro poi passare gli atti
La cosa più indolore, infatti
(Chorus)
E il tempo col fioretto sventra
Non fa mai male quando entra
Ma quando poi più a fondo va
Ridi al dolor che cresce, ma…
(Chorus)
Ci fu una volta un uomo che
Deciso volle saper da me
“Devo esser io, oppure no?”
Ed io risposi “Lo chiedi a me?”
Uccidersi è indolore
E cambia tante cose
Posso restare o andare se mi va.
Puoi far la stessa cosa se ci stai
Questa riflessione sulla vita ha anche alcuni riferimenti alla guerra, come nel primo verso, dove la early morning fog è in realtà la polvere sollevata dagli elicotteri che all'alba portavano i feriti del fronte al campo medico per essere operati, mentre il brave man è il soldato ferito che chiede shakespearianamente se bisogna essere o non essere (It is to be, or not to be?). La chiave di tutto il testo sta in quel I can take or leave it if I please: il suicidio può essere solo una delle opzioni, la scelta è riservata soltanto a noi. Il fatto poi che questo testo commenti nel film una situazione apparentemente "goliardica" (il finto funerale) non fa che mettere in mostra vita e morte in vivace contrapposizione.
Una famosa versione di Suicide is painless è stata resa da Bill Evans nel 1977:
Se invece le opzioni non fanno per voi, ecco un video che può veramente aiutare a compiere il Grande Passo (senza scherzi).
Attenti a quest'uomo, vi potrebbe comparire in sogno!
Una cattolica in America
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Lei è Cristiana Dell'Anna. *22 dicembre: Santa Francesca "Saverio" Cabrini
(1850-1917), missionaria italoamericana*
*Frequento una scuola cattolica, e pe...
11 ore fa
1 commenti:
Sarebbe meglio informare sulle conseguenza di danni permanenti derivanti da un suicidio non riuscito.
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