Un frammento del filmato
E 'stato rinvenuto un sensazionale documento visivo risalente alla prima metà del 21° secolo. Apparentemente si tratterebbe di una serie di domande e risposte interpretate all'esterno, in un luogo con molte persone vicino al mare forse utilizzato per riunioni di carattere religioso. Le domande sono poste da un uomo adulto a due fanciulle in abiti ed acconciature rituali, e sono tutte a carattere fortemente speculativo: il filmato in questione sembra essere stato girato in una piana sabbiosa, forse luogo consacrato alla Verità. Siamo riusciti a trascrivere quasi tutto il dialogo grazie ai nuovi sistemi di filtraggio e pulizia delle immagini in movimento antiche.
FRAMMENTO 1:
Interrogante: Fa caldo… (1)
Fanciulla 1: Sì troppo… Cioè stamo tipo a ffà ‘a colla (2) , fa troppo caldo… Ma che mme stà a ripijià? (ride) Famme quarche domanda…
Fanciulla 1: Sì troppo… Cioè stamo tipo a ffà ‘a colla (2) , fa troppo caldo… Ma che mme stà a ripijià? (ride) Famme quarche domanda…
Interrogante: Te l’ho chiesto, allora: come resisti al caldo?
Fanciulla 1: Che ne so, me vado a ffà ‘na doccetta llà, perché ar mare dopo pizzica tutto…
Interrogante: Fino a quando resisti? (3)
Fanciulla 1: Eh n’oretta…no neanche, te devi annà a ffà subbito ‘r bagno, lavà ‘a capoccia, te pija subbito ‘n insolazzione.
Fanciulla 1: Che ne so, me vado a ffà ‘na doccetta llà, perché ar mare dopo pizzica tutto…
Interrogante: Fino a quando resisti? (3)
Fanciulla 1: Eh n’oretta…no neanche, te devi annà a ffà subbito ‘r bagno, lavà ‘a capoccia, te pija subbito ‘n insolazzione.
(1) Questa frase è l'elemento formulaico del frammento 1.
(2) La risposta stamo tipo a ffà 'a colla ha suscitato molti dubbi da parte degli esperti linguistici sul suo vero significato. In quel periodo è certo che i riti religiosi estivi includevano lo stare immobili in adorazione di una divinità legata ai culti solari: tuttavia non si capisce se la colla di cui si parla fosse secreta proprio dalle fanciulle durante detti riti - e per questo venivano venerate come sacerdotesse - oppure se in realtà fosse il termine Faacolla , o luogo ove si svolgevano i riti. Questa seconda ipotesi sembra essere avvalorata dalla terza frase Ma che mme stà a ripijià? che potrebbe essere la Domanda iniziale del rito - le sacerdotesse vengono ripijate, ossia osservate durante il Rito. A questo segue infatti l'invito Famme quarche domanda…
(3) L'Interrogante chiede a questo punto alla Fanciulla 1 quando il Sole darà un Segno di sè sulla sua pelle, e la risposta accenna a sacri lavacri per non incorrere nella Sua ira divina (lavà ‘a capoccia).
A questo punto vi è un'interruzione che non è stato ancora reso possibile restaurare; l'Interrogante deve aver posto un'altra domanda alla Fanciulla 1 alla quale ha risposto qualcosa (purtroppo non si è riusciti a ricostruire l'audio a questo punto):
FRAMMENTO 2 :
Interrogante (rivolgendosi alla ragazza 2) : E tu?
Fanciullla 2: Io pure ‘r Calippo (4) , poi se sémo prese à bira… (5)
Interrogante : Ahi ahi ahi ahi ahi, la birra non va mica bene! (Audio perduto)
Fanciullla 2: Io pure ‘r Calippo (4) , poi se sémo prese à bira… (5)
Interrogante : Ahi ahi ahi ahi ahi, la birra non va mica bene! (Audio perduto)
Fanciulla 1: ‘Na bira ghiacciata…
Fanciulla 2: E vabbè, mejio de gnente, dài, su… Poi ar mare uno se deve divertì, se deve (5) . Pè ffòrza, arivederci! (6)
Fanciulla 2: E vabbè, mejio de gnente, dài, su… Poi ar mare uno se deve divertì, se deve (5) . Pè ffòrza, arivederci! (6)
(4) Stavolta parla la Fanciulla 2, forse la seconda officiante, che afferma di avere pure ‘r Calippo. Questa è senza dubbio la parte più controversa del Frammento 2. Cosa o chi è Calippo? Il nome segreto del dio che adoravano in quel dato periodo storico (recenti ritrovamenti mostrerebbero dei frammenti visivi con dei fanciulli correre con degli oggetti con su scritto, appunto, Calippo fra le mani: una rappresentazione dei succitati culti probabilmente dedicati alla fertilità) ? Oppure, scomponendo la frase si ha Pu Rer Cal Ippo , che secondo recenti studi altro non sarebbe che A Te Mio Signore nella prima parte.
(5) Nella seconda parte si ha 'A bira o Abira , un' invocazione alla dea dell'abbondanza.
L'Interrogante sembra prima negare - sopraffatto simbolicamente dalla sua potenza - poi chiedere le qualità di Abira, procedendo con il rituale. La Fanciulla 1 risponde ghiacciata, ossia proveniente dal Profondo e Freddo Buio per dissetare i fedeli con la Conoscenza.
La Fanciulla 2 riprende la formula affermando (5) ar mare uno se deve divertì, se deve… Pè ffòrza. Questo è senza dubbio il momento più alto della cerimonia, che mostra il Volto della Verità e la fine del rito della Speculazione (arivederci! )
la scoperta e decrittazione dei Frammenti 1 e 2 getta indubbiamente una luce nuova sui culti religiosi dell'inizio del 21° secolo.
Vi sono sovrapposti alle immagini dei segni corrispondenti a lettere di un alfabeto sconosciuto la cui decrittazione sarà una delle prossime sfide.
1 commenti:
O mia Abira! Mi inginocchio davanti alla tua sottile ironia!
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