E' in auge la sconfitta del colesterolo.
Si vedeva nel 2009 Little Tony dichiarare convinto in uno spot televisivo di aver sconfitto il colesterolo, con il geniale paragone delle arterie ostruite a un mixer con i tasti intasati dalla polvere ("Addio bel suono!").
e viene forte il sospetto che le immagini col colesterolo vengano divulgate di straforo perchè esse stesse fanno parte dela campagna. (Madonna come testimonial agée che però vuole apparire ancora giovane che però non ha più l'età che però ha le foto ritoccate che però si vede in ogni modo che non ha più l'età ed è quindi l'immagine ideale di un marchio che non vuole passare per giovanilista a tutti i costi ma avere appeal presso un' acquirente maturo/a). Quello che sta passando in televisione da un mese salta però a piè pari tutti questi ragionamenti e va un passo oltre: si vede Fiorello vestito di bianco come l'Ultimo degli Immortali avanzare felino a un ristorante con Barry White in sottofondo - scelta esatta, dato che rappresenta la giovinezza del Nostro - . Ci guarda negli occhi e ci informa sornione che ha demolito il colesterolo in eccesso e che le sue difese immunitarie giocano sempre in attacco. Si capisce subito che si vuole prendere in giro tutto il mondo decolesteromizzato, (e c'è una citazione di Danacol-Little Tony proprio nella sfolgorante messimpiega di Fiorello), ma qui tira un'aria da film di fantascienza sociologica tipo Gattaca (1997) o altre pellicole dove sono presenti Umani Perfetti più o meno Geneticamente Modificati. Dopo essersi messo un bocciolo di rosa bianca all'occhiello, Fiorello ci dice perchè ha il dono dell'Eterna Giovinezza: è tutto grazie alla compagnia telefonica Infostrada. A questo punto, la demolizione del Mito: un vetusto cameriere al tavolo gli porge il menu, Fiorello lo allontana col braccio - il tipico gesto del presbite - e il cameriere gli fa compìto: ha bisogno degli occhiali? Vuole i miei? Il Forever Young è distrutto più del David Bowie di Miriam si sveglia a mezzanotte (1983) quando Catherine Deneuve lo informa che sì, gli aveva promesso l'eternità in vita, ma solo per duecento anni. La sua bocca si contorce in un rantolato sìi.. La cosa straordinaria di questa serie di spot è l'ironia sposata con un vago senso di inquietudine: noi ridiamo di Fiorello che si prende gioco di un mondo pubblicitario preesistente e già digerito (cosa rarissima nel panorama italiano) , e allo stesso tempo ci vengono i brividi a pensare come in realtà lui incarni seriamente i nostri desideri più riposti. Chi non vorrebbe girare per ristoranti dopo aver sconfitto le rughe sul proprio volto?
Nel secondo spot l'atmosfera si tinge di Dolce Vita e piaceri della carne. Fiorello stavolta è in nero ad informarci che lui, a cinquant'anni, installa, crea profili, chatta, e soprattutto TAGGA. (Una signora sullo sfondo a destra lo osserva estasiata). L'uso della terminologia da social network in chiave esotico-sessuale è irresistibile (Al computer sono una SPADA, normalmente si direbbe una scheggia). Il ruolo del guastafeste stavolta è di un ragazzino che vuole l'autografo non per lui, ma per... sua nonna.
Ormai Fiorello non lo ferma più nessuno: nella terza puntata scende vestito di beige dalla scalinata di Piazza di Spagna attorniato dai giornalisti, cade e si sente dire da un reporter simil - John Turturro: Non si spaventi, sono cose che capitano con l'età...
Capitano... Ripete col fiatone Fiorello - ...con l'età...
Infine, il momento più atteso per un attore o giù di lì: l'incontro coi fan
Ma che sei Fiorello? Ma lo sai che te guardavo sempre quann'ero regazza? (vecchia signora con accento marchigiano)
Il nostro Highlander a questo punto scoppia a piangere. Per il momento la saga dell'Eterna Giovinezza termina qua, ma c'è ancora un mistero da chiarire: qual è il personaggio a cui in realtà Fiorello si ispira - e che proprio per questo rende gli spot così efficaci?
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